Sempre più persone, anche in Italia, si occupano di investimenti online. C’è chi lo fa di mestiere ed è quindi preparato opportunamente su strumenti, rischi e potenzialità e chi, investe, grazie al web, si improvvisa investitore online senza una grossa preparazione. I trader online improvvisati, tuttavia, corrono sempre il rischio di ottenere l’effetto contrario a quello sperato: se chi si avvicina al trading online pur venendo da un mondo magari completamente diverso, lo fa per arrotondare lo stipendio stando comodamente seduto davanti al pc in casa propria, è vero anche che spesso lo fa senza conoscere in maniera approfondita gli strumenti del trading online e i rischi che eventuali investimenti sbagliati potrebbero far correre il neofita di turno. Occorre quindi prepararsi in maniera efficace e prendere piena consapevolezza di potenzialità e pericoli della finanza online.
È importante, inoltre, tenersi sempre informati sull'andamento del mercato e sulle principali innovazioni e modifiche ad esso che avvengono regolarmente. Difatti, anche la compravendita di beni e servizi finanziari – dalle azioni alle obbligazioni, passando per i tradizionali titoli di Stato – sulla rete risente dei principali cambiamenti del mercato. È bene dunque rimanere sempre aggiornati e conoscere bene i principali strumenti economici, di bilancio e di contabilità come ad esempio le Fair Value Option.
Queste opzioni si servono del Fair Value, che serve a comprendere quale sia il giusto valore di mercato di un determinato prodotto. I principi contabili internazionali IFRS e IAS, il Fair Value viene definito come: "il corrispettivo al quale un'attività può essere scambiata, o una passività estinta, tra parti consapevoli e disponibili, in una transazione tra terzi indipendenti".
Come calcolare le Fair Value?
Esistono diversi modi per calcolarlo, il primo e più importante strumento è sicuramente il prezzo, che viene a determinarsi nei casi di libero mercato. Se il prezzo non c’è, bisognerà determinarlo tenendo conto delle quote attive e passive di una determinata attività e della valutazione dei prodotti simili. Certe volte si usa il cosiddetto il costo storico. Ecco allora che le imprese adoperano le opzioni di riferimento per potere utilizzare il Fair Value ai fini della determinazione di qualunque tipo di prodotto economico e finanziario.
Per quanto concerne la definizione stessa di Fair Value, esistono diverse interpretazioni. Si comincia dalla definizione più immediata: "valore corretto". C’è anche una scuola di pensiero che segue il concetto di "valore coerente o congruo" rispetto ai principi giuridici e contabili. C’è poi la traduzione nella definizione come "valore non fuorviante”. Un’ulteriore accezione vede il Fair Value come "valore corrente”. Per ultima, la definizione di "valore neutrale o senza distorsioni".