Gare d’appalto: i bandi saranno ancora pubblicati su carta

Sembrava di no, ma la decisione di rinunciarci è stata rinviata. Per un po’, dunque, si potrà continuare a consultare gli appositi organi di stampa. Abbiamo chiesto qualche informazione sull’argomento ai consulenti di G&P Real Estate.

Chi segue le gare d’appalto in Sicilia e nelle altre zone d’Italia si appoggia spesso alle testate locali per individuare qualche nuovo lavoro al quale candidarsi. Con l’anno appena iniziato pareva proprio che tale abitudine fosse destinata a tramontare, poiché le stazioni appaltanti, già dall’1 gennaio 2017, avrebbero dovuto adeguarsi per legge ad altre regole, pubblicando esclusivamente on line i bandi. Ma l’appuntamento con l’archiviazione dell’informazione cartacea è, in questo caso, rimandato a data da destinarsi. Non lontanissima, probabilmente. 

Il documento che mette in pausa la decisione

L’ormai celebre Milleproroghe sta alla base del rinvio di cui stiamo parlando. Si preferisce aspettare un apposito decreto emesso dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ridefinisca la normativa per le pubblicazioni del genere su Internet. Secondo il Codice Appalti la visibilità delle gare sarà comunque ampia. È previsto che, oltre che sul sito dell’azienda che lancia il bando, quest’ultimo sia reperibile sulla piattaforma telematica dell’ANAC (Autorità Nazionale AntiCorruzione), in uno spazio apposito. Contemporaneamente, ci sarà un collegamento con i siti ufficiali delle Regioni e le loro estensioni relative all’e-procurement.

Cosa cambierà con il decreto ministeriale

Una delle principali garanzie che saranno richieste dall’imminente e rinnovata normativa riguarda la diffusione della data del bando senza margini di errore. Sono pretese trasparenza e chiarezza, in modo che i dettagli del lavoro siano evidenti agli eventuali candidati. E se non hai pendenze, puoi partecipare. I quotidiani sono contemplati come mezzo complementare, soprattutto se si tratta di stampa circolante nelle zone in cui avverrà l’intervento in fase di pianificazione. Ovviamente bisognerà indicare pure i termini entro i quali avvisi e annunci saranno reperibili all’interno della Gazzetta Ufficiale.

I tempi previsti? Non si sa

Una volta che il Codice Appalti, di cui si era tanto parlato, fosse entrato in funzione, c’erano sei mesi di tempo per l’approvazione del decreto del Ministero. La scadenza, dunque, era fissata per il mese di ottobre del 2016, segnatamente il 19. Visto che la data è stata abbondantemente superata, naturalmente slitterà tutto. La buona notizia (almeno ce n’è una) è che non si interverrà con altri regolamenti nell’attesa. Sempre per “volontà” del Milleproroghe, si proseguirà nei modi finora consolidati, fino a ulteriore ordine. Sicché, puoi “goderti” i giornali e le loro segnalazioni di settore ancora per qualche tempo.

Di quale mezzo ti servi di solito per informarti sugli appalti?